Satellite Art Collection by Max Serradifalco
đź“ŁSave the dateâť—
Venerdì 16 giugno, dalle ore 18:30 alle 22.00, i consulenti di Banca Mediolanum e la galleria d’arte www.artmadeinsicily.com vi invitano alla personale di Max Serradifalco, presso PalazzoNotarbartolo, sede degli uffici dei consulenti Finanziari di Banca Mediolanum e storico gioiello liberty dove giĂ in passato sono stati presentati eventi culturali e artistici di prestigio, tra cui quelli di Letizia Battaglia, Dacia Maraini e Arrigo Musti.
👉A presentare l’artista, il Dott. Maurizio Curiale, Global family Banker di Banca Mediolanum e promotore dell’ iniziativa.
📲Ingressi numerati, previa comunicazione WhatsApp al numero 3888210327 indicando nome e cognome🍀
Aperitivo e rinfresco
Address:
INTERVISTA A MAX SERRADIFALCO
di Manuela Sandri
(M.Sandri):
Il tema dell’ osservazione, della cura e salvaguardia della Terra è un argomento molto caldo oggigiorno. Max Serradifalco e’ con noi per parlarci del suo percorso come artista che osserva la Terra vista dal cielo , attraverso scatti che provengono dai satelliti.
Max, ci spieghi come realizzi le tue opere tecnicamente?
(Max Serradifalco) Tutto inizia da un’intuizione mentre osservo la superficie terrestre tramite collegamento alla piattaforma Google Earth. Tecnicamente le mie opere sono degli screenshot ad altissima risoluzione di mappe satellitari secondo una personale tecnica elaborata in questi anni a partire dal 2011.
(M.S.)
Sai a che altezza stanno i satelliti da cui attingi le immagini?
(Max Serradifalco)
Google Earth per poterci mostrare le immagini attinge a sua volta dalle riprese dei vari satelliti che orbitano attorno alla Terra tra i 300 e i 2.000 km di altitudine. Per la mia arte ciò che conta non è tanto l’altitudine del satellite bensì la scelta di scatto ad una determinata altezza per mettere a fuoco l’idea che desidero realizzare in immagine.
(M.Sandri)
Quindi sei tu che scegli l’altitudine dello scatto. Cosa cerchi? Ti ricordi com’è nata la prima serie?
(Max Serradifalco)
Nel 2011 mi occupavo di grafica, ricordo che passavo parecchie ore nell’osservazione delle mappe con il desiderio di compiere viaggi fotografici alla scoperta delle meraviglie della terra, fino a quando la mia attenzione è stata attirata da un’immagine antropomorfa tra le dune del Sahara, sembrava il ritratto di una figura umana, quasi somigliante al mio profilo. Contemporaneamente stava nascendo la serie Web Landscape Photography nella quale ricercavo armonia grafica tra forme e colori del paesaggio visto dall’alto.
(M.Sandri)
Dunque la tua operazione artistica non è di stampo surrealista e accidentale, ma c’è un collegamento conscio in atto tra le tue intuizioni e la ricerca cosciente e attiva di forme che solleticano la tua immaginazione.
Quali sono i temi che vuoi trattare nelle tue serie fotografiche?
(M.Serradifalco)
Negli anni la creatività mi sta conducendo verso orizzonti ignoti. C’è un’evoluzione che provo a guidare, serie dopo serie… attualmente sono undici! A partire dalla prima serie da cui nasce ad esempio la “Sicilia in Polinesia” trovata in una rocambolesca ricerca tra gli atolli remoti dell’Oceania. Per la serie Earth Portrait vado invece alla ricerca di forme antropomorfe che la mia immaginazione trova nel caos della creazione, come ad esempio il ritratto di un ipotetico Dante che si staglia nella vastità del paesaggio siberiano.
La serie The Satellite Garden, dove i fiumi si trasformano in arborescenze. In Earth Flags dove mi occupo di geopolitica per ri-creare mappe di pace tra differenti paesaggi e forme che creano utopici collegamenti, come nella bandiera cinese dove la traccia di un canyon americano sembra somigliare ad una muraglia cinese vista dal alto o un dragone. Oppure la serie Humanocene dove racconto di una terra ormai assuefatta dalla forte presenza delle attività umane da prenderne le sembianze. C’è la serie ICE-SPACE dove metto a confronto lo scioglimento dei ghiacciai con le città che subiranno l’inevitabile innalzamento del mare.