FABRIZIO PACE

Fabrizio Pace nasce a Palermo nel 1985. Il primo approccio alla fotografia avviene alla tenera età di 5 anni con una Polaroid che, ai tempi, sembrava quasi più grande di lui. La reale dedizione inizia però qualche anno più tardi quando, innamorato di una compagnetta, si rende conto di poter esprimere meglio i suoi sentimenti tramite uno scatto più di quanto potessero fare le sue parole, riuscendo di fatto a conquistare il cuore di quella giovane piccola donna.
Gli anni dell’adolescenza però si mostrarono troppo tetri per continuare a sperimentare e coltivare una nuova passione; questo lunghissimo periodo termina infatti con la terribile morte del padre che incide una profonda ferita. Oltre un doloroso vuoto, il padre lascia a Fabrizio una Pentax KX che, quasi come un segno del destino, firmerà il suo ritorno tra i rullini. Dapprima continua ad imprimere le proprie emozioni su foto, catturando ogni gesto, movimento e sinuosa curva della fidanzata, più in là si avventura nel digitale con scatti di auto d’epoca che lo porteranno persino alle prime pubblicazioni su varie riviste del settore.
La sua natura più vera non viene però perturbata dall’ultilizzo del digitale : sa quando bloccare il tempo, usa il digitale quasi contando gli scatti come se avesse fra le mani la sua vecchia Pentax.
Ad oggi, dopo grandi e prestigiose collaborazioni con stimati fotografi, tra cui risalta il caro amico John R. Pepper nonché mentore, si rende conto che forse la fotografia non è realmente stata una sua scelta piuttosto un destino già scritto in cui potersi rifugiare.
Cura dei dettagli, ardore per i corpi, estratti di quotidianità, esaltazione della semplicità, amore per le auto sono il comune denominatore della sua principale caratteristica: LA GEOMETRIA. Ossessione che lo porta ad apparire estremamente meticoloso e selettivo in ogni singola creazione.